Testimonianze, ricordi e fatti per una storia dei comunisti romani.
Rapporto con il popolo, organizzazione e democrazia, idee e progetti, esperienze di governo, un contributo per andare avanti.

di Enzo Proietti

 

Più di una volta, con altri compagni, abbiamo cercato di ridefinire la storia del PCI romano, attraverso documenti, verbali, altri materiali utili a una ricostruzione fedele, che avesse a cuore la valorizzazione del lavoro di decine di migliaia di militanti, lavoro caduto nell’oblio, quando non vituperato, come è accaduto dal 1989 in poi.Il risultato di tale ricerca, che aveva come sbocco una pubblicazione, è stato sostanzialmente nullo, anche se ancora speriamo per nostro demerito. Difficoltà a reperire qualsiasi materiale, forse andati perduti tra i vari passaggi di gruppi dirigenti e sedi. La ricerca continua ostinata, animata dalla speranza che quanto prodotto negli anni non sia stato vanificato da incuria e imperizia. C’è una pubblicazione della sezione formazione e scuole di partito del PCI, a cura di Armando Cipriani, dal titolo: “Il Partito Comunista a Roma dalla fondazione al 1976”, edita nel 1984. È la pubblicazione di un ciclo di conferenze tenutesi a Roma nel 1981 che aveva proprio l’obiettivo di raccontare, con le parole dei segretari, o di autorevoli dirigenti, in carica quegli anni, la storia del partito romano dalla sua fondazione. Questa lettura, i cui testi verranno pubblicati su questo blog, ha rappresentato un punto di svolta nell’elaborazione dell’idea di ricostruzione precedentemente descritta.

Ci ha spinto, infatti, ad immaginare di arricchire quel lavoro e di farlo adottando lo stesso metodo, andando a ricostruire collettivamente gli anni che vanno dal 1976 allo scioglimento del PCI. Questa esigenza diffusa é anche testimoniata dai diversi lavori che in diversi territori si sono fatti per ricostruire storie di lotte, dirigenti e di popolo.E allora la mancanza di contributi e materiali specifici verrà compensata proprio dalle testimonianze dirette dei tanti protagonisti di quegli anni. Dei militanti e dirigenti di ogni livello che hanno fatto la storia del partito romano, la nostra storia. Compagni oggi sparsi nelle varie organizzazioni della sinistra o, peggio, ritiratisi in silenzio, ma con il cuore e la testa invasi dalle tante domande e tanti dubbi sulla fase che stiamo attraversando, sospesi tra crisi della rappresentanza, disuguaglianze crescenti e mutamenti sociali epocali.Per questo abbiamo pensato di avviare un’iniziativa che provi a rimettere in moto un pensiero collettivo su cosa è successo e se esiste la possibilità ancora per una forte sinistra di governo a Roma e nel Paese.Urge però per prima cosa, ringraziare tutti i compagni dell’Associazione Berlinguer che offrono ancora nel loro territorio una sede, degli strumenti organizzativi, iniziative, vivacità intellettuale, a disposizione del quartiere, tanto da farci individuare nel loro “regno” il luogo migliore per riprendere le fila di un discorso mai avvenuto fino in fondo. Per questo l’Associazione si è dotata di un nuovo strumento aprendo un blog.Verranno proposti tre momenti di dibattito pubblico, intrecciati con l’utilizzo del blog, incentrati su tre periodi storici precisi: dagli inizi degli anni 70 al ‘79 con relatore Paolo Ciofi, dal ’79 all’85 con Sandro Morelli e dall’85 allo scioglimento del PCI con Goffredo Bettini. Il periodo che va dagli anni ’70 al termine degli anni ’80 è stato fondamentale per Roma e per il Paese, in particolare per noi che li abbiamo vissuti in prima linea.

Sono anni che, con ogni probabilità, ancora non sono stati compresi a fondo per gli effetti che hanno avuto, nel bene e nel male, per la democrazia e la crescita nazionale. In particolare non è stato del tutto compreso l’importante contributo che il movimento popolare, e su tutti il PCI, ha dato in quegli anni. Il P una grande comunità solidale, ovviamente non esente da limiti ed errori, piena di passione politica, di valori e ideali. Tutto bene dunque? Non vogliamo cadere in una retorica nostalgica, siamo consapevoli che la perfezione non è di questo mondo, vogliamo quindi aprirci a voci critiche, a ricordi spiacevoli, a scelte sbagliate a errori di strategia.

Questo vogliamo sia il dibattito, per una volta sereno, veritiero e speriamo utile. Vogliamo però provare a raccontare quell’esperienza, combattendo l’azzeramento della memoria che è venuto avanti negli anni. Proviamo intanto a riflettere in quale contesto abbiamo operato. Offriamo qualche spunto:sono gli anni, a livello nazionale, del compromesso storico, del governo di unità nazionale, dell’attacco terroristico nero e rosso, dell’alternativa democratica e della questione morale, delle grandi battaglie civili del divorzio e dell’aborto, della scala mobile, dell’elezione di Natta e poi di Occhetto fino allo scioglimento del PCI, decisione sofferta e contrastata con una grande e appassionata battaglia politica nella città. A Roma sono stati gli anni dell’affermazione alla Regione, al Comune di Roma e alla Provincia, gli anni quindi delle giunte rosse, dell’esperienza dei Sindaci delle giunte di sinistra ed in particolare di Luigi Petroselli, ma anche dell’appannamento dell’esperienza e della sconfitta dell’85. Sono stati a Roma gli anni di un grande partito di massa, di decine di migliaia d’iscritti, di tantissimi militanti e dirigenti, di oltre 160 sezioni profondamente radicate nella città, delle grandi giornate di diffusione de L’UNITÀ, di grandi movimenti di massa, come quello dei giovani che parte con l’esperienza dei comitati unitari, o quello delle donne, della pace e tanti altri movimenti legati alla qualità della vita nella città, dalla casa, ai servizi, alle periferie.Vogliamo analizzarli insieme con una iniziativa che si articola in tre appuntamenti, così immaginati:

Venerdì 15 Marzo, Giovedì 28 Marzo e Venerdì 12 Aprile, con i contributi rispettivamente, di Paolo Ciofi dall’inizio dagli anni 70 al ‘79, di Sandro Morelli dal ‘79 al ‘85 e Goffredo Bettini dal ‘85 allo scioglimento del PCI, i tre segretari di federazione avvicendatisi in quegli anni.

Questo blog, lo abbiamo immaginato, come un ulteriore luogo di dibattito consentito a chiunque. Il blog può diventare così un “libro parlante” e costruire una storia “testimoniata” di quegli anni. Pubblicheremo infatti i diversi interventi delle conferenze, ma anche i contributi, ricordi e discussioni di tutti i compagni che vorranno partecipare alla ricostruzione di una memoria collettiva. Quindi compagni che hanno vissuto la loro militanza all’interno del Partito Romano, ma anche punti di vista diversi di chi allora ha vissuto fuori dal partito e persino “contro”, espressioni del mondo femminista, ambientalista e del mondo del lavoro.Un lavoro utile, ci auguriamo, anche ai tanti giovani che oggi si interrogano sulle contraddizioni e sulle disuguaglianze di questa società. Nuove generazioni alle quali questo percorso, denso di storia e vicende politiche, può fornire validi strumenti di comprensione ed elaborazione dell’attuale.